Martin Mystère e Il Naviglio

Due divertenti e imperdibili fumetti storici promossi dall’Associazione Amici dei Navigli con l’Editore Sergio Bonelli

Martin Mystère e Il Naviglio Battagliero

Nel 1886, venticinque anni dopo l’unità d’Italia, Giuseppe Sacchi (1804/1891) descriveva sulla “Strenna del Pio Albergo Trivulzio” un episodio delle cinque giornate di Milano (18/22 marzo 1848) di cui erano protagonisti alcuni patrioti milanesi. Arrivati in barca sulla riva interna della cerchia dei Navigli i patrioti sbracarono e combatterono per conquistare un deposito di munizioni tenuto dagli austriaci. Nel 2011, in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia, l’editore Sergio Bonelli, su suggerimento dell’Associazione Amici dei Navigli, sollecitava Alfredo Castelli a scrivere un fumetto, disegnato da Alfredo Orlandi, per raccontare ai giovani lettori di Martin Mystère l’episodio, dandogli il titolo “Il Naviglio Battagliero”. L’azione navale organizzata dai valorosi patrioti meriterebbe, per memoria nazionale, di essere conosciuta e apprezzata.  Si potrebbe apporre nello stesso luogo, in corrispondenza della via Santa Sofia, rigenerato il Naviglio in un prossimo futuro, una lapide commemorativa che oltre a contenere il fumetto, contenga, parafrasandola la commemorazione di Sacchi: “Sul canale ora riscoperto/ il popolo di Milano/ nel marzo dell’anno 1848/ ha pur combattuto e vinto lo straniero/in nome dell’Italia libera e una”. Sarebbe un modo innovativo per sottolineare il ruolo avuto dal canale detto il Naviglio e da quei valorosi milanesi nel liberare la città dallo straniero il 22 marzo del 1848.

 Empio Malara

Articolo pubblicato sul Giorno 12 ottobre 2021

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Mrtin Mystère e l’Idrovia Locarno Milano Venezia

Evidentemente le vie d’acqua milanesi esercitano un grande fascino su Martin Mystère, visto che per la seconda volta torna a esplorarle insieme all’ISTITUTO PER I NAVIGLI – ASSOCIAZIONE AMICI DEI NAVIGLI. Nel 1995 si è occupato soprattutto della Cerchia Interna; questa volta lo incontrerete al di fuori del capoluogo lombardo, in un viaggio in battello da Locarno fino a Venezia. Si tratta, purtroppo, di un viaggio parzialmente di fantasia: le vie d’acqua che un tempo permettevano di raggiungere “senza scalo” la Serenissima partendo dal Lago Maggiore, non sono ancora state del tutto ripristinate. Per ora, il servizio passeggeri il 70% del percorso: il tratto del Lago navigabile da Incarno ad Arona; il Naviglio Grande da Gaggiano a Milano, navigabile a bordo del “Viscontea”; il tratto Cremona – Mantova – Ferrara – Venezia,) dalle motonavi “Venezia” e “Michelangelo”. Tra i molti obiettivi dell’ISTlTUTO PER I NAVIGLI -ASSOCIAZIONE AMICI DEI NAVIGLI c’è anche quello di riportare alla sua originaria funzionalità quel 30% impraticabile, che include la tratta Milano – Pavia in cui si svolge gran palte del racconto a fumetti; qui sorge- in uno stato, purtroppo, di desolante abbandono- una delle più ardite opere idrauliche mai realizzate: la “scala d’acqua” un sistema di conche che permette di superare il dislivello tra il Naviglio e il Ticino. Proprio a Pavia, nelle sale del Castello Visconteo, e proprio nell’intento di far conoscere quali meraviglie nasconda l’itinerario fluviale che i nostri nonni potevano comodamente compiere fino a sessanta anni fa, I’ISTITUTO PER I NAVIGLI ASSOCIAZIONE AMICI DEI NAVIGLI ha organizzato la mostra percorso tra memoria storica e attualità, tra progettualità e desiderio. Una carrellata di grandi foto a colori e in bianco e nero accompagna il visitatore da Locarno a Milano, scivolando sulle acque del Lago Maggiore, del Ticino e del Naviglio Grande; seguendo la corrente del Na\iglio Pavese da Milano a Pavia, rientrando nel Ticino, alla volta del Po, per raggiungere Venezia. Insieme alle antiche mappe delle zone toccate dai “Fiumi di Milano”, troverete immagini di rive, ponti, chiuse, conche, mulini, opifici, grandi centrali; rare collezioni di vecchie cartoline, e un gran numero di quadri e fotografie storiche che raccontano la vita di una regione in cui fiumi e canali sono stati per secoli alla base dello sviluppo agricolo e industriale, e hanno costituito una formidabile rete di trasporto di merci e passeggeri, lentamente abbandonata a totale (s)vantaggio della strada. Il biglietto d’ingresso della mostra comprende uno sconto del 20 % per un viaggio da Gaggiano alla Darsena di Porta Ticinese a bordo del battello eco-compatibile “Viscontea”. Avrete così modo di rivivere l’emozione provata da re, nobili e semplici viaggiatori nell’entrare a Milano via acqua, e di rimpiangere (una volta tanto, con piena ragione) il “buon tempo andato”

Alfredo Castelli