Manifesto dell’Istituto per i Navigli/ Associazione Amici dei Navigli per fare di Milano uno dei principali porti d’Europa per il turismo nautico culturale e per il trasporto passeggeri.

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Il recupero dell’idrovia Locarno – Milano – Venezia per la navigazione turistico-culturale e il trasporto passeggeri è in avanzata fase di attuazione: molte conche di navigazione sono state restaurate o ristrutturate, estesi tratti delle sponde del Naviglio Grande sono state consolidate, alcuni approdi sono stati recuperati e altri realizzati ex novo.
Per il completamento del tratto dalla Svizzera, dal Piemonte e dal Verbano (Lago Maggiore) alla Darsena di Milano, via Ticino – Canale Industriale – Naviglio Grande, mancano poche opere: una nuova conca di navigazione necessaria per superare lo sbarramento di Porto della Torre sul fiume Ticino, in Comune di Varallo Pombia, già progettata, autorizzata e in parte finanziata dalla Regione Piemonte e il restauro delle conche adiacenti le centrali idroelettriche di Vizzola e Tornavento nel canale industriale .
Con la realizzazione di queste opere, stimate in 10 (dieci) milioni di euro, il collegamento via acqua da Locarno a Milano avverrebbe senza alcuna rottura di carico e con il vantaggio di collegare, con una navetta, l’approdo di Vizzola, già progettato e concordato tra la SEA e il Comune di Vizzola, al vicino aeroporto della Malpensa.
Per ripristinare la Milano – Venezia occorre soltanto recuperare la navigazione nel Naviglio di Pavia. Il recupero riguarda la manutenzione delle prime due conche già restaurate, il restauro delle altre conche di navigazione e la sostituzione dei ponti costruiti a pelo d’acqua oltre all’innalzamento dei ponti progettati per essere mobili.
Per tutte queste opere si stimano 35 (trentacinque) milioni di euro, comprendendo anche il restauro della così detta “Scala d’acqua”, una delle più ardite opere di architettura idraulica costruita nel secondo decennio dell’Ottocento in Pavia.
Per raggiungere Venezia lungo il Po, la conca di navigazione di 5 classe dell’isola Serafini, tra Piacenza e Cremona, è in corso di avanzata realizzazione grazie al finanziamento di 47 (quarantasette) milioni di euro, dello Stato Italiano, della Regione Emilia Romagna e dell’Enel.
Nel progetto preliminare per il recupero dell’idrovia Locarno Milano – Venezia, finanziato dalla Fondazione Cariplo e redatto dall’Istituto per i Navigli/ Associazione Amici dei Navigli, fatto proprio dalla Regione Lombardia, il costo era stato stimato in 200 (duecento) milioni di euro, ne mancano ora solo 45 (quarantacinque) per unire il bacino turistico del lago Maggiore a quello della laguna di Venezia. La riconnessione lago-mare, passante per Milano, consentirà ai turisti e passeggeri l’accesso via acqua alle città del Rinascimento Italiano, ai castelli Viscontei Sforzeschi e alle Abbazie e alle Certose, attraversando i paesaggi dei parchi del Ticino, del parco sud Milano e dei numerosi parchi lungo il Po.
Con il recupero dell’idrovia Locarno – Milano – Venezia la darsena di Milano tornerebbe ad essere uno dei principali porti di navigazione interna d’Europa, non più per il commercio bensì per il turismo culturale e per il trasporto passeggeri.

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Se il lettore vuole unirsi agli Amici dei Navigli per ottenere il completamento dell’Idrovia Locarno – Milano – Venezia per il giorno 16 agosto del 2019, può firmare questo manifesto. Infatti il 16 agosto del 2019 saranno trascorsi duecento anni dall’inaugurazione del Naviglio di Pavia, avvenuta il 16 agosto del 1819 quando Milano, dopo sette secoli di immense fatiche, poteva finalmente affermare di avere rimediato al suo difetto capitale di essere una città priva di un fiume navigabile. Un progetto che l’Istituto per i Navigli/ Associazione Amici dei Navigli persegue e promuove dal 1998, e che è ora vicino alla sua realizzazione.

Firma anche tu questo manifesto se vuoi impegnare le istituzioni a realizzare entro la data prefissata, del 16 agosto del 2019, il completamento dell’idrovia Locarno – Milano – Venezia. Manifesto che insieme alla tua firma documentata sarà inviato:
– ai Ministri e sottosegretari delle infrastrutture e dei beni culturali, a Roma
– ai Presidenti delle Regioni Lombardia e Piemonte, a Milano e Torino
– ai Sindaci di Locarno, Arona, Vizzola, Milano, Pavia, Piacenza, Cremona, Chioggia e Venezia, nelle loro città
– all’AIPO, Agenzia Interregionale del fiume Po, a Parma
– all’Autorità di bacino del Po, a Parma
– al Consorzio Est/ Ticino Villoresi, a Milano
– alla SEA.

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    Le firme personali al manifesto degli Amici dei Navigli, sono esclusivamente dirette ad informare le istituzioni e gli Enti locali ai fini del completamento delle opere necessarie per il ripristino dell’idrovia Locarno Milano Venezia, nel rispetto della normativa vigente in materia di privacy.

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