Razionalizzazione del risparmio idrico

La razionalizzazione del risparmio idrico nella realtà milanese in un’ottica di vero sviluppo sostenibile

Guido Rosti Cesàri

03/05/2018

Come noto non tutti gli usi dell’acqua sono uguali, vi sono usi “nobili” come quelli destinati al consumo umano ed all’igiene personale e usi “meno nobili” come quello industriale (raffreddamento e processo), quello agricolo, quello di scarico wc, il lavaggio strade, il lavaggio auto, le pompe antincendio e molti altri ancora. 

Inoltre la struttura idrogeologica milanese, favorita dalla natura, ci regala la possibilità di disporre di sufficienti acque di ottima qualità e di abbondantissime acque di falda a qualità mediocre, consentendo facilmente e suggerendo di fatto, un uso differenziato della risorsa in un’ottica di sviluppo sostenibile inteso come “quello sviluppo capace di soddisfare le necessità della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie necessità”

Ma poichè ciò non può avvenire volontaristicamente la leva da utilizzare è quindi quella della tariffa che potrebbe con oculati ritocchi evitare  da un lato che la risorsa acqua pregiata venga sprecata in quanto offerta a costo irrisorio (a Milano è attualmente 0,80 €/mc= 1000 litri), e dall’altro garantisca dei margini economici aggiuntivi per disporre di risorse adeguate da impiegare nella manutenzione, negli investimenti innovativi e di tutela della risorsa.

Nel seguente articolo vengono analizzate le possibilità concrete e gli enormi vantaggi offerti dal passaggio graduale e progressivo ad una differenziazione dei consumi in base agli utilizzi effettivi, con l’impiego di acque specifiche ed idonee allo standard qualitativo di ognuno di essi.

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Questo articolo è stato pubblicato dalla rivista “Servizi a rete” nel numero 3 di maggio-giugno 2018